Il Mazzo di Tarocchi di Dalì

Magia, mistero e surrealismo

Salvador Dalì è stato uno degli artisti più influenti ed enigmatici del XX secolo.

Maestro del Surrealismo, famoso per i suoi dipinti onirici, i paesaggi bizzarri e le prospettive distorte, nella sua lunga attività artistica Dalì esplorò molti temi, tra cui la religione, la sessualità, la morte e il tempo.

Uno degli aspetti meno conosciuti della vita e dell’opera di Dalì, è il suo incontro con i Tarocchi.

Infatti, non tutti sanno che Dalì creò un originale mazzo di Tarocchi negli anni ‘70.

Il mazzo, inizialmente pensato come oggetto di scena per un film della saga di James Bond, è un capolavoro d’arte e sapienza, con dettagli intricati, rimandi alla vita dell’artista, alla sua fascinazione per il simbolismo e il misticismo, e tratti iconici che condensano nelle 78 carte un’infinità di significati nascosti, allusioni ed enigmi che chiedono di essere svelati.

In questo articolo accenneremo alla vita e all’arte di Salvador Dalì per introdurre il lettore ai misteri del suo straordinario mazzo di Tarocchi.

La Vita e l’Arte di Salvador Dalì

Salvador Dalì nasce a Figueres in Catalogna nel 1904.

Il giovane Dalì mostra una precoce abilità per l’arte pittorica e negli anni 20 si trasferisce a Madrid per iscriversi alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando.

In questo periodo si interessa ai movimenti artistici d’avanguardia come il Cubismo e il Futurismo.

Dopo esser stato espulso dalla scuola nel 1926 per aver guidato una protesta studentesca contro il conservatorismo accademico, si trasferisce a Parigi per unirsi al movimento surrealista, di cui diviene in breve tempo una delle figure di spicco.

Il suo stile distintivo, che combina tecniche pittoriche realistiche con immagini ispirate dall’osservazione dell’inconscio, trova la sua più riconoscibile espressione in paesaggi onirici e figure bizzarre e controverse, che sfidano la percezione della realtà dello spettatore, nonché la tenuta delle sue certezze borghesi.

Inconscio, arte e automatismo creativo

Il principio dell’automatismo psichico fu teorizzato da André Breton, poeta francese e teorico del movimento Surrealista.

Questo principio afferma che l’espressione creativa deve essere il risultato di un flusso di pensieri e sentimenti spontanei, che riduca al minimo la tentazione razionalizzante e il controllo cosciente.

Secondo Breton, il processo automatico permette all’artista di accedere alle profondità del suo inconscio, di mettere in luce le forme del sogno e dar corpo alle spinte dell’irrazionale, per esprimere la sua vera essenza nell’atto creativo.

Fortemente ispirato dal pensiero di Breton, dagli studi di Freud e dalle nascenti teorie psicoanalitiche, Dalì sfrutta la pittura come strumento di indagine e liberazione dell’inconscio, sviluppando una sua personale tecnica di automatismo creativo, da lui stesso battezzata “metodo paranoico-critico”.

Nel corso della sua carriera Dalì realizza opere che diventano rapidamente dei classici e che continuano a rappresentare una fonte di inesauribile ispirazione per artisti, designer, registi e scrittori, tra cui “La persistenza della memoria”, “Cigni che riflettono elefanti”, “Metamorfosi di Narciso”, “Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio” e molte altre.

I Tarocchi di Dalì

un surreale caleidoscopio di storia dell’arte europea

Da un punto di vista artistico il mazzo di Tarocchi di Salvador Dalì è una delle rielaborazioni degli Arcani più affascinanti ed intriganti mai create.

Ogni carta è un capolavoro di abilità artistica e immaginazione, che riflette la maestria del colore, della forma e della composizione di Dalì. 

I Tarocchi di Dalì - Il mondo

Il mazzo è disseminato di significati nascosti, enigmi, allusioni e simbolismi che riflettono la sua visione unica della vita, della morte e di tutto ciò che sta in mezzo.

Esplorare i misteri conturbanti di questo straordinario mazzo di Tarocchi e concedersi un viaggio nei meandri della psiche dell'artista spagnolo, è un’esperienza emozionante e illuminante

Ed è lo stesso Dalì a dare il benvenuto al viandante, ritraendo se stesso nelle vesti del Mago/Bagatto dell’Arcano I. 

Il Mazzo di Tarocchi di Dalì

Con sguardo a metà tra il monito e l’invito, l’artista non sembra mentire sulle numerose ombre presenti lungo il cammino, ma lancia la sfida a chiunque si senta pronto a seguirlo: abbracciare l’individualità con coraggio e incamminarsi verso il blu dello sfondo, l’apertura all’ignoto che trascende i confini stessi della carta, ne spezza il bordo e salva dalla cattedrale in fiamme in cui il personaggio è celebrato e intrappolato.

Il tavolo da lavoro del mago, artista o ciarlatano che sia, è apparecchiato con elementi (semi) che rimandano alla sua vita e la sua pittura, ma non è lui a volerli maneggiare, esibire o sfruttare.

Il compito spetta a chi tiene in mano il Tarocco, ed è un compito difficile, un’aporia che richiede ribellione e volontà.

Sparecchiare il tavolo con un secco colpo di braccio e affrontare il cammino verso il mistero, è questa la provocazione a cui allude Dalì?

Forse. 

Dopo aver incontrato Gala, moglie di Dalì, nelle volitive vesti dell’Imperatrice e la statuaria coppia formata dal Nettuno e dall’Anfitrite del pittore fiammingo Mabuse, che incarnano Gli Amanti, poco oltre la metà del cammino, è La Morte che attente il viandante.

I Tarocchi di Dalì - La morte

L’incontro è sconvolgente. Un teschio dorato emerge dalle fronde di un cipresso, simbolo del lutto, il cui tronco però è tagliato di netto dalla sua base.

L’albero domina il paesaggio, fluttuando maestoso al di sopra della terra che lo ha generato e sorretto, terra arata, da cui hanno assorbito nutrimento quelle radici oramai prive di un ruolo.

L'amore, simboleggiato da una rosa rossa che lambisce l'ombra del cipresso, salva dalla morte

Il potere superiore che proviene dal cuore è capace di mantenere alta la chioma della pianta che non appassisce, e invita a proseguire verso il cielo ora nitido e di un blu più chiaro, che testimonia che la fine non è affatto giunta e che molti altri segreti, prove e misteri aspettano il viandante nel suo magico viaggio all’interno dei Tarocchi di Dalì.

I Tarocchi di Dalì

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